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Stop al viavai di formiche

Immagine del redattore: InnavofloraInnavoflora

La primavera porta con sé tante cose belle, a partire dalle fioriture, ma anche qualcuna poco piacevole, come le formiche, che si svegliano ai primi tepori, uscendo dal nido. In realtà non trasmettono malattie e non sono pericolose, ma non è simpatico vederle passeggiare in fila per casa. Oltre che cibarsi di alimenti, possono alimentarsi di sostanza organica morta, il che spiega perché a volte camminano in bagno, stanza da letto o garage. La loro presenza è sgradita negli ambienti domestici, mentre negli spazi esterni, e soprattutto in giardino, può essere considerata sopportabile nell’ottica della preziosa biodiversità e degli equilibri degli ecosistemi.




Come trovare il nido delle formiche

È noto a tutti che le formiche camminano in lunghe file incessanti da un punto all’altro del giardino o del terrazzo o della casa, in base a dove è dislocato il nido e a che cosa le attrae. 

Costruiscono i nidi nella terra, spesso alla base di piante o sotto piastre, pietre o altre protezioni, oppure, sia in giardino sia in casa, nelle fessure tra muro e pavimentazione o tra la pavimentazione, dato che prediligono posti secchi riparati dalla pioggia e dall’umidità, o in balcone e terrazzo dentro i vasi nella parte più bassa.


Cosa attira le formiche

Le formiche vengono attratte in giardino e in terrazzo da tutte le piante che sono infestate da afidi o da cocciniglie o da psille, insetti che producono una sostanza zuccherina (la melata) di cui le formiche sono ghiotte, dando vita a un andirivieni sui vegetali infestati per succhiare le goccioline dolciastre. 

In casa invece sono attirate da ogni genere di derrata alimentare nel suo luogo di conservazione (cantina, magazzino, dispensa, armadietti ecc.), ma anche dai bidoni delle immondizie, le ciotole della pappa di cani e gatti, lo zoccolo della cucina a gas e ogni altra zona dove si trovino cibo o detriti di qualunque tipo.


Quando arrivano le formiche

In natura le formiche operaie si svegliano in primavera, dall’inizio di marzo in poi, fuoriuscendo dai nidi in cerca di cibo. Fra giugno e settembre, le formiche alate (maschi e femmine) sciamano per accoppiarsi; i maschi subito dopo moriranno d’inedia, mentre le femmine fecondate costituiscono nuovi formicai dove divengono regine, avviando un nuovo ciclo della specie. 

L’attività delle formiche cessa all’aperto con l’arrivo del freddo, mentre in casa, con il riscaldamento, dura tutto l’anno. 


Che danni fanno le formiche

Direttamente le formiche non provocano alcun danno sulle piante, perché si nutrono di sostanze zuccherine (semi, melata prodotta da afidi, psille e cocciniglie ecc.) e di residui alimentari. Tuttavia, prendendosi cura di afidi, psille e cocciniglie, ne favoriscono la sopravvivenza e la diffusione. 

Se il nido è all’interno di un vaso o vasca, non danneggiano le radici, ma il nido vi preme contro e gli spazi vuoti che creano all’interno del terriccio portano a un suo inaridimento molto più rapido del normale, quindi aumenta il fabbisogno d’acqua della pianta

Invece se le formiche infestano il frutteto e raggiungono i frutti (per esempio susine, albicocche, frutti di bosco), sono in grado di svuotarli dalla polpa in poche ore, lasciando la buccia. 

Il loro andirivieni è fastidioso soprattutto quando sotto gli alberi o i rampicanti infestati dalle formiche sono posizionati il tavolo e le sedie, perché qualche formica può cadere sulle persone o nel piatto. Sono tutte dotate di robuste mandibole con cui possono mordere (soprattutto se s’infilano sotto i vestiti, sentendosi in trappola), senza però inoculare veleni attraverso il morso.

In casa invece un’infestazione sugli alimenti costringe a eliminare in blocco il cibo infestato, e a ripulire bene il mobile o la superficie dove l’alimento si trovava, verificando anche quelli vicini dove potrebbero essersi nascosti anche solo pochi esemplari in grado di attirarne poi altri, ripristinando l’infestazione.


Come eliminare le formiche in giardino

In giardino bisogna incrementare i nemici (uccelli, rospi, lucertole, ragni e galline nane), oppure traslocare il nido appoggiandovi sopra un vasetto di cotto o di plastica capovolto, sperando che lo scelgano come nuova dimora per la colonia intera, permettendo di trasportarla in altro luogo. 

Per impedire la risalita lungo i tronchi degli alberi da frutto alla ricerca degli afidi, rivestite la corteccia con l’apposito nastro biadesivo

Per creare barriere orizzontali si possono utilizzare sostanze in polvere come litotamnio, talco, gesso o cenere.


Come eliminare le formiche in terrazzo

In terrazzo interrompete la scia con le polveri naturali appena elencate oppure catturate le formiche con le apposite trappole adesive da vaso, reperibili nei Centri Giardinaggio

Se il nido è in un vaso, estraete la pianta, accertatevi che nel pane di terra non resti la formica regina (e meno operaie possibile) e rinvasatela con nuova terra in un altro contenitore, mentre il vecchio vaso con il formicaio sul fondo va chiuso in un sacchetto di plastica e portato immediatamente in campagna o in un parco pubblico dove svuotarlo.


Come eliminare le formiche in casa

In casa sigillate ogni fessura d’ingresso. Seguendo le piste potete individuare ciò che le attrae (derrate alimentari, piante infestate da afidi ecc.) e renderlo inaccessibile o eliminarlo. Spugne imbevute d’acqua zuccherata poste sui luoghi di passaggio permettono di catturarne molte, ma solo operaie. 

L’infestazione cessa solo con la morte della regina nel nido: utilizzate le esche apposite, a base di spinosad, una sostanza naturale che viene trasportata nel nido dalle operaie, unica soluzione utilizzabile se avete bambini o animali domestici.

Esistono infine i formichicidi chimici, sotto forma di polvere o spray: seguite alla lettera le istruzioni in etichetta.




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