È di gran moda, ed è anche buono se vi piace il gusto piccante: lo zenzero (Zingiber officinale) oggi si trova ovunque, come radice al supermercato e come ingrediente di bevande, caramelle e pietanze dal salato al dolce. D’altronde, viene coltivato da 3.000 anni in India e Cina, sia a scopo alimentare che farmaceutico e, quando arrivò in Europa nel Medioevo, era talmente diffuso sulle tavole dei ricchi da comparire come oggi il sale.
Oggi si coltiva in piena terra in tutte le regioni tropicali caldo-umide, quindi nell’area equatoriale di tutto il mondo, anche se le maggiori produzioni si hanno in Cina, India e Giamaica. Ma anche in Italia si può coltivare, in piena terra solo nelle regioni a clima più mite, e in vaso ovunque, perfino sulle Alpi.
Quale rizoma di zenzero usare
Potete acquistare la pianta già pronta nel vostro Centro di Giardinaggio, oppure partire da un rizoma da coltivazione biologica o da vivaio. Non utilizzate quelli in vendita al supermercato perché potrebbero essere stati trattati con un antigermogliante.
Scegliete un rizoma sodo, senza ammaccature né marciumi, preferibilmente già con germogli, o comunque con “occhi” abbondanti. Potete anche tagliarlo in pezzi, purché ogni parte conservi almeno due germogli: in questo caso lasciatelo all’aria per qualche giorno perché il taglio si asciughi bene. La piantagione deve avvenire fra marzo e maggio.
Coltivarlo in vaso o in terra
Prendete un vaso da 28 cm di diametro e di profondità per un singolo rizoma; mettete 3 cm di argilla espansa sul fondo e riempite con metà terriccio per piante grasse e metà terriccio universale fino a 10 cm sotto il bordo del vaso; adagiate il rizoma con i germogli o gli occhi migliori rivolti verso l’alto e colmate di terra fino a 2 dita sotto il bordo.
Tenete il vaso in esterni, in posizione ben soleggiata (ma non durante le ore centrali in estate), se la temperatura lo consente (soffre sotto i 15 °C), altrimenti in casa. Annaffiate ogni volta che il terriccio si asciuga. Entro una decina di giorni spunteranno le foglie, che dureranno sino ai primi freddi, quando le lascerete seccare; dopodiché potrete raccogliere il rizoma, dal quale taglierete un pezzetto con due occhi, lo farete asciugare e lo rimetterete in terra nel vaso, senza annaffiare fino al marzo successivo, quando riprenderete il ciclo. Se dovesse spuntare lo stelo fiorale, bisogna tagliarlo per evitare che rubi risorse al rizoma; se però volete coltivare la pianta solo come ornamentale, l’infiorescenza è una curiosa spiga di fiori gialli con fauce purpurea, che ricordano vagamente l’iris.
Al Sud è coltivabile in piena terra, purché sia sciolta, profonda, ricca di sostanza organica e molto ben drenata; non sopporta i suoli calcarei e compatti. In autunno e primavera si somministra un concime organico. La terra va tenuta libera da malerbe. Si annaffia solo quando il substrato è perfettamente asciutto.
Raccoglierlo e conservarlo
Il rizoma, nodoso e fibroso, con scorza spessa, si raccoglie a fine stagione. Si ripulisce, si lava e si asciuga con un panno. Si consuma fresco oppure si essicca al sole per circa un mese per poi utilizzarlo tagliato a fette o polverizzato.
Il rizoma fresco è bianco o beige, con scorza tesa e polpa soda al tatto; si conserva in frigo avvolto in carta e plastica per 2-3 settimane, oppure affettato sottaceto o sotto sherry.
Lo zenzero in cucina
Lo zenzero fresco ha un sapore delicato e aromatico: si utilizza pelato e grattugiato, in piatti con curry, pesce (anche crudo), crostacei, minestre, zuppe, marinate, stufati, marmellate, frutta cotta e cruda, budini, pane e vin brûlé.
Quello essiccato ha un profumo intenso, penetrante e lievemente pungente, che ricorda il limone, e un sapore caldo e piccante, che rendono la polvere un ingrediente fondamentale per chutney, curry, insaccati, birre (Ginger Ale), liquori, pasticceria, sciroppi e gelati, nonché i famosi biscotti natalizi nordeuropei e il “pan di zenzero”.
Lo zenzero candito o sciroppato viene preparato con rizomi acerbi, meno piccanti, e viene avvolto dallo zucchero.
Proprietà dello zenzero
Lo zenzero è ricco di sali minerali, tra cui manganese, calcio, fosforo, sodio, potassio, ferro e zinco, numerose vitamine del gruppo B, E, e olio essenziale. Quest’ultimo contiene zingiberolo (dolce), zingiberene, zingerone e gingerolo (piccanti), e blocca sul nascere nausea (anche in gravidanza), mal di mare e mal d’auto. Protegge tutto l’apparato digerente: è utile contro la gastrite e le ulcere intestinali, stimola la digestione e aiuta l’eliminazione dei gas intestinali.
Da millenni è usato dalle popolazioni asiatiche per stimolare il sistema immunitario, combattere raffreddore, febbre, tosse e infiammazioni della gola. Ha anche proprietà antinfiammatorie e analgesiche: allevia il mal di testa, riduce i dolori articolari e muscolari. Riduce la formazione di coaguli nelle arterie, diminuisce la pressione arteriosa e abbassa i livelli di colesterolo nel sangue.
Ricette erboristiche con lo zenzero
• Contro le malattie da raffreddamento: mescolare mezzo cucchiaino di zenzero macinato a 200 ml di acqua bollente o latte caldo, dolcificare con miele.
• Contro il mal di testa: frizionare sulle tempie lontano dagli occhi un pezzetto di radice fresca grattugiata o schiacciata.
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